L'intervento riguarda un edificio che appartiene alla storia architettonica di Torino ed è segnalato di interesse documentario e significativo esempio di edilizia industriale ottocentesca.

Si tratta infatti di un comparto urbano realizzato a partire dal 1950. Era strategicamente collegato direttamente ai binari ferroviari con linee di carico e scarico private. Sopravvissuto ai bombardamenti e stato poi ampliato con manufatti di fattura mediocre ed e stato dismesso negli anni '90 con ii trasferimento delle attività originarie legate alla produzione di materiali refrattari in aree extra urbane.

II quartiere di San Salvario, in cui e inserito, e tra i piu vitali della citta, attrazione della vita giovanile e culturale, attrezzato con due vitali mercati e con attivita commerciali di varia scala e merceologia, ristoranti e locali di spettacolo. E direttamente collegato a est con ii grande polmone verde del Parco del Valentino in affaccio sul Po definite da corso Massimo d'Azeglio, asse fondamentale degli atenei Torinesi.

 

Il comparto si compone di un edificio storico di circa 4000 mq di SLP e di un nuovo edificio di circa 4150 mq di SLP.

Il piano terra del nuovo edificio collocato su strada è stato mantenuto parzialmente vuoto per favorire l’accesso pedonale allo spazio interno costituito da un’ampia area verde con spazio per eventi.

La manica nuova è completata da una torre che rappresenta il fulcro attrattivo della composizione ben visibile dalla strada pubblica che in quel punto costeggia il lotto alla quota del primo piano con un cavalca-ferrovia.

La manica storica restaurata conterrà appartamenti e servizi di taglio vario in funzione dell’architettura esistente. La manica nuova ospiterà camere distribuite con ballatoi esterni.

La nuova architettura sfrutta il linguaggio dei ballatoi e degli schermi visivi per creare un edificio dal carattere molto “aperto” sia sul fronte strada che sul fronte interno.

 

Committenza: