L’intervento si misura con un contesto paesaggistico caratterizzato da manufatti edilizi risalenti a vari periodi edificatori tra loro non sempre coerenti: preesistenze antiche come il campanile romanico contrastano con edifici residenziali post bellici dai volumi dissonanti. In questo quadro l’edificio della scuola è il terminale prospettico per chi arriva da valle. Costruito nel 1885 è caratterizzato da una facciata in pietra a vista, dopo un felice intervento di rimozione dell’intonaco degli anni ’90, con imbotti intonacati di colore bianco. 
L’edificio ha struttura portante in pietra e solai con travi metalliche e volterrane. La distribuzione interna con una stretta e ripida scala centrale è sostituita da un avancorpo sul lato sud attrezzato come ingresso principale e nuova scala indipendente per la scuola.
Il riferimento sono esempi architettonici di fine ottocento con rivestimenti in tavole di larice su facciate in pietra a vista e imbotti dipinti di bianco. Dalla piazza il nuovo manufatto si presenta come sottile striscia verticale di lieve impatto. Sul fronte sud il volume risvolta con la stessa partitura in legno, ma una porzione a tutta altezza della facciata è ruotata verso l’esterno, come un grande portone, sempre aperto. La protezione dell’ingresso vero e proprio sarà completata da una sottile pensilina. L’intervento interno alla scuola ha restituito spazi finalmente vivibili con dotazioni ambientali e strumentali di ottima caratura.