Concorso a due fasi “PLAN REVEL, abitare la montagna”
La proposta ricerca la massima integrazione con il paesaggio circostante sia nell’organizzazione del costruito sia nella distribuzione degli spazi verdi e accessori. Al fine di evitare la concentrazione di consistenti densità edilizie, si è scelto di distribuire la volumetria prevista in edifici di massimo 4 appartamenti su due piani ottenendo un effetto complessivo più minuto ed articolato. Questa scelta permette, all’interno dell’orientamento privilegiato nord - sud, la possibilità di leggeri scarti degli orientamenti delle singole unità sia in funzione delle migliori viste ottenibili dall’interno degli appartamenti che della desiderata naturalità del segno. Come nella tradizione delle borgate montane, lo sviluppo dell’edificato persegue per successive aggregazioni spontanee lungo le curve di livello della montagna. Si evita così di definire nuovi segni geometrici sul luogo, in favore del massimo adattamento all’orografia del sito. La distribuzione lineare del costruito suggerisce poi la creazione, fra i due lati edificati, di uno spazio interno comune pavimentato destinato al passeggio: è il luogo dell’incontro e della socialità. Su questo camminamento potranno affacciare le funzioni accessorie come i servizi e gli spazi destinati al commercio di prossimità. Allineati lungo il percorso, due piccoli e bassi laghetti naturali (è luogo del gioco e della scoperta per i più piccoli) alimentano un suggestivo ruscello interno. Le singole unità abitative ripropongono i materiali della tradizione montana: coperture a ripide falde con manto in pietra, apparecchiature murarie in pietra, serramenti in legno. La tradizione viene tuttavia reinterpretata in chiave contemporanea: le due testate nord e sud degli edifici sono in legno e vetro, mentre le falde del tetto sono in continuità con il paramento murario. Inedite serre vetrate permettono affacci panoramici sulla valle. Come antichi fienili gli edifici non appoggiano direttamente a terra ma sono sul fronte sud sospesi verso la valle, per permettere al prato di lambirne da sotto i profili.
Committenza: Consorzio PLAN REVEL
Bardonecchia, Torino, 2014