L’edificio oggetto di intervento è sito in Torino, via Pisa 18 angolo via Perugia, edificato ai primi del ‘900 come manifattura CEAT ha subito diversi interventi come testimoniano gli atti reperiti presso l’archivio del Comune di Torino.

 Il comparto urbano in cui è inserito è prossimo al centro, da cui è storicamente separato dal corso della Dora. Il quartiere è un coevo di tipologie e funzioni, negli ultimi anni è stato oggetto di un progressivo fenomeno di trasformazione dei siti industriali manifatturieri: via via abbandonati dalle grandi compagnie sono stati solo in parte recuperati.

E' in questa chiave che è stato analizzato l'oggetto dell'intervento: l'edificio attuale è il risultato di una profonda e discutibile trasformazione dell'originale manufatto edilizio del primo novecento, intervento che ha di fatto annullato ogni memoria storica dalla facciata su strada e verso cortile fatto salvo un basso fabbricato in cemento armato. L'immobile si presenta come un anonimo e cupo volume edilizio senza particolari caratterizzazioni edilizie e senza alcuna relazione con il contesto.

Dell'originale fabbricato rimane soltanto l'impianto delle strutture in cemento armato di inizio secolo che è stato assunto come base di progetto, attrezzato con un sistema costruttivo di facciata a cellule, vetrate parzialmente o in toto. Il progetto intende dunque recuperare l'edificio nella sua originale vocazione industriale offrendo un'immagine interna ed esterna riconducibile a tipologie abitative di carattere innovativo sotto l'aspetto delle prestazioni spaziali e tecnologiche: soffitti di altezza superiore alle prescrizioni normative, distribuzione interna flessibile, ampie vetrate declinate in bow windows, logge e verande. Gli alloggi sono impostati in coerenza con la struttura in cemento armato.